scrittura creativa

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Quando l’essenziale è visibile agli occhi

In effetti a volte è così: non ci sono soltanto le ragioni del cuore, c’è anche ciò che si riesce a percepire guardandoci intorno, nel mondo che ci circonda, pieno di forme, colori, superfici che troppo spesso restano nascoste sotto il velo dello schermo di un computer o di un tablet. Il problema è capire che cosa si può fare per recuperare, attraverso le tecnologie digitali, un rapporto proficuo, creativo, concreto, con l’ambiente reale e con tutte le possibilità espressive che può suggerirci: ed è proprio quello che sta provando a fare Curious Hat, una società californiana che “progetta e crea applicazioni mobili innovative ed educative per iPhone, iPad e Android per bambini curiosi ed esploratori di età compresa fra i 3 e i 99 anni.” Curious Hat sta lavorando a un esperimento di scrittura digitale particolarmente interessante: si chiama Eye Paint, ed è una serie di App che “offre ai bambini l’opportunità unica di creare disegni incredibili collaborando alle illustrazioni di grandi artisti. Attraverso l’esplorazione e l’ingegno, i piccoli esploratori sono in grado di aggiungere il loro tocco personale ad una serie di illustrazioni, creando così la loro arte personale.”

Proviamo a capire meglio di che cosa si tratta attraverso le parole degli autori e dei responsabili del progetto: “Eye Paint Animals segue a ruota PHLIP e Color Vacuum, le prime App create da Curious Hat, presentate all’inizio di quest’anno (2012, ndr). Le App di Curious Hat coinvolgono la creatività e l’esplorazione dei bambini mettendoli in stretto contatto con l’ambiente che li circonda. La serie di App dal nome Eye Paint utilizza la fotocamera dello smartphone/tablet per catturare texture, pattern e colori che vengono poi usati per riempire, in modo interattivo, le aree del disegno. Questo metodo permette di colorare con una gamma organica di sfumature e trame – quali quelle di fiori o erba, sassi o legni, pelle o foglie. Il risultato finale è un’illustrazione unica nel suo genere. Eye Paint è colorato, animato ed estremamente facile da usare – anche per bambini molto piccoli. “Il modo migliore per far conoscere l’arte dell’illustrazione ai bambini è quello di renderli partecipi dell’opera stessa.” - dice Nadia Andreini, Creative Director di Curious Hat“Lo spirito che anima il progetto di Eye Paint è quello di promuovere la creazione dell’illustrazione portando il bambino ad esplorare ed interagire col mondo che lo circonda.” “Gli stimoli visivi a cui i bambini sono sottoposti fin da piccoli hanno un ruolo molto importante nella loro crescita, per questo la serie di Eye Paint desidera esporre i bambini all’arte dell’illustrazione di artisti che mostrino loro stili di rappresentazione diversi.”  “Questo è un ottimo modo per aiutare i bambini (ed anche i grandi) ad imparare come i colori, le texture e le forme presenti nell’ambiente possono essere utilizzati per creare i diversi colori, texture e forme presenti in un disegno. Si tratta di un uso della tecnologia e del design realmente ispirato”, dice Scott Singer, Digital FX Supervisor di Tippet Studio, California.

Un progetto di ampio respiro, insomma, con caratteristiche peculiari, tra cui la collaborazione di importanti artisti e disegnatori di tutto il mondo: “Eye Paint Animals mostra 20 disegni originali di Giorgio Cavazzano, uno dei più noti illustratori italiani. Eye Paint Halloween, mostra le divertenti illustrazioni di un altro artista italiano: Francesco Chiacchio. Eye Paint Halloween è disponibile da Ottobre 2012 sull’App Store, ed è attualmente gratuita. Ulteriori App della serie Eye Paint saranno annunciate a breve, con il lavoro di illustratori provenienti dal Giappone, Cina e Canada, ognuno caratterizzato dalla propria cultura e dal proprio stile.” Uno stile su cui i bambini possono innestare la loro personale visione del mondo, partendo dalla percezione dell’ambiente e ritrovando quel piacere di osservare la cui crisi viene talora attribuita – in questo caso del tutto a torto – proprio alle tecnologie digitali, che per una volta almeno sono invece interpretate non come un modo per racchiudere (citando Sherry Turkle) la vita nello schermo, ma per andare oltre lo schermo e affacciarsi sulla vita con occhi pieni di ritrovata meraviglia.

Disponibilità di Eye Paint:

  • Eye Paint Animals di Curious Hat è disponibile come App universale sull’Apple Store a Euro 0.99. Per scaricare la App occorre cliccare qui.
  • Eye Paint Halloween è disponibile gratuitamente sull’Apple Store: cliccare qui.
  • Per ulteriori informazioni su Curious Hat visita il sito: www.curioushat.com, http://itunes.com/apps/curioushat, oppure manda una mail a: info@curioushat.com.

A proposito di Curious Hat (www.curioushat.com):

  • Curious Hat crea prodotti interattivi e educativi per dispositivi mobili che stimolano il bambino a interagire con il mondo reale. Queste applicazioni non sono giochi ma strumenti di scoperta focalizzati a stimolare il bambino a giocare, creare, inventare, esplorare e imparare giocando senza limitazioni. Nel promuovere l’esplorazione individuale e personale Curious Hat incoraggia l’uso dei dispositivi mobili come strumento per l’interazione fra genitori/adulti e bambini attraverso l’introduzione del fantastico mondo del Professor Vapori.
  • Curious Hat è stata fondata da Luca Prasso ed Erwan Maigret, entrambi genitori e professionisti con anni di esperienza nel mondo dei film d’animazione al computer e dello sviluppo software. Il team di Curious Hat e’ anche composto da un network di artisti internazionali guidati dal Direttore Creativo Nadia Andreini. Insieme collaborano a progetti che combinano un design avvincente con un innovativo uso delle tecnologie disponibili sui dispositivi mobili.
  • I prodotti di Curious Hat sono il risultato di un’intensa ricerca e sviluppo con l’aiuto di esperti nel settore dell’educazione e degli stessi bambini. Le applicazioni sono create e testate da bambini ed adulti fin dalle prime fasi progettuali.

Curious Hat Media Contact:
Liz Tjostolvsen – liz@curioushat.com – Tel: +31 6 2796 3873
©2012 Curious Hat Inc. All rights reserved. Apple, iPhone, iPad and iPod Touch are trademarks of Apple. Other company and product names may be trademarks of their respective owners.

Immersi nella scrittura (per un mese)

Il progetto ha un nome impossibile: NaNoWriMo. Significa “National Novel Writing Month” e a prima vista sembra uno dei tanti concorsi letterari per giovani scrittori, per di più con un taglio patriottico. Ma non è affatto così: si tratta infatti di un esperimento sulla scrittura creativa (avviato peraltro quasi 12 anni fa) che consiste – è il caso di dire letteralmente – nell’immergersi per un mese nella stesura di un racconto di almeno 50 mila parole o 175 pagine. Lo scopo non è vincere un premio, ma (un po’ come in certe maratone amatoriali) raggiungere l’obiettivo, ovvero dimostrare che si è in grado di curare la stesura di un prodotto letterario di una certa dimensione entro un arco di tempo prestabilito, nella fattispecie il mese di novembre. Possono partecipare tutti: non ci sono limiti di età, si può scrivere in qualsiasi lingua e si può anche decidere di formare un gruppo collaborativo di autori (ad esempio una classe di una scuola). L’importante è raggiungere lo scopo: 50 mila parole (e un senso compiuto) entro la mezzanotte del 30 novembre. Con ogni mezzo, inviando file al comitato organizzatore attraverso un validatore quantitativo e partecipando se si vuole a discussioni e scambi di idee in uno dei forum a disposizione. Non sarà valutata la qualità del racconto, ma solo la sua coerenza rispetto ai parametri richiesti per essere inseriti nella lista dei “vincitori” e ottenere l’attestato di partecipazione, premettendo (così si legge nelle FAQs) che “people can cheat and upload something that’s not a novel and still “win.” But since the only real prize of NaNoWriMo is the self-satisfaction that comes with pulling off such a great, creative feat, we don’t really worry too much about people cheating. Those who upload 50,000 words they copied from Wikipedia.org just to see their name on the Winner’s page are pitiful indeed, and likely need more help than a downloadable winner’s certificate can provide them“. In sostanza, il progetto si configura come un esercizio di autodeterminazione funzionale alle istanze del self-publishing, e non è certo un caso se Chris Loblaw, un self-publisher di successo, autore di uno degli eBook più amati e scaricati dai giovanissimi in questo momento, ammette di dovere molto a NaNoWriMo. Come dire: scrivete, scrivete: qualcosa resterà…