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L’ingegnoso libro digitale di Don Quijote de la Mancha

Frontespizio con Miguel de Cervantes

Frontespizio con Miguel de Cervantes

EL INGENIOSO HIDALGO DON QUIJOTE DE LA MANCHA, compuesto por Miguel de Cervantes Saavedra. Facsimile digitale della prima edizione (1605). A cura della Biblioteca Nacional de Espana.
XHTML+Flash, ES

La Biblioteca Nazionale spagnola propone in rete una splendida versione digitale interattiva della prima edizione del Don Quijote (e non solo). La cura del facsimile è maniacale: si possono sfogliare tutte le pagine del volume del 1605, passando in qualsiasi momento dalla fedele riproduzione dell’originale a una versione trascritta e reimpaginata. Ma questo è solo l’inizio, poi l’eBook diventa sempre più “enhanced”: apparati didattici sulla storia dell’epoca, cronologia critica di tutte le edizioni antiche del testo, tabella dei riferimenti e dei richiami ad altri testi di letteratura cavalleresca che Cervantes conosceva e usava come fonti, colonna sonora attivabile e disattivabile a richiesta con alcuni piccoli gioielli musicali. C’è anche una mappa interattiva che aiuta a ricollocare le avventure di Don Quijote nei luoghi della Spagna di allora. Oltre, ovviamente, a segnalibri, strumenti per condividere anche singole pagine, motori di ricerca e indici. Peccato solo che non si possa scaricare il tutto per leggerlo con calma senza essere necessariamente connessi.

[segnalato da: Mario Rotta, dicembre 2011]

Tra carta e schermo

Tra i tanti esperimenti in corso sulle “nuove forme” del libro nell’epoca della sua riproducibilità digitale, questo Between Page and Screen è piuttosto insolito, ma decisamente intrigante:

Si tratta di un ibrido effettivo tra carta e schermo, o meglio ancora, di un caso di ri-mediazione premeditata sul conflitto in atto tra libro digitale e volume cartaceo. In pratica, ci si mette davanti al computer e si sfoglia quello che sembra un libro tradizionale: ma quando sulle pagine appaiono dei simboli codificati che una webcam è in grado di riconoscere, ecco che sullo schermo prendono forma immagini e parole bi o tridimensionali, proiezioni poetiche, disegni evocativi. Un esperimento inquietante ma coinvolgente, che più che una reinvenzione a metà strada tra i libri pop-up e gli enhanced book sembra un omaggio alla pop art, con richiami evidenti alla poesia visiva futurista e al dadaismo. Si può anche provare a costruire da soli un proprio librido (perché non chiamarlo così…), stampando (su carta) un codice simbolico da agitare di fronte alla webcam. Per vedere (se la configurazione della webcam risulta corretta) che cosa succede.

Fonte: Between Page and Screen

Un racconto di Vonnegut

Vonnegut K. (1962), 2 B R O 2 B. Edizione digitale a cura di Project Gutenberg, arricchita da Robert Cicconetti, Geetu Melwani & the Online Distributed Proofreading Team. Versione audio a cura di Time Traveler.
ePUB +audio +altri formati (tra cui PDF e Kindle, EN

I racconti di Kurt Vonnegut sono di per sé esperienze di lettura che implicano interazione: leggendoli si interagisce con il testo, con la storia, con la mente visionaria dell’autore, talora con le immagini evocate e qualche volta incluse nella trama. In questo caso il racconto, ambientato in un futuro sospeso tra l’utopia e la catastrofe, è arricchito da una versione audio molto ben curata, ed è scaricabile in una quantità di formati, gran parte dei quali permettono di “riusare” i blocchi di testo, magari come base per qualche esercizio di stile.

[segnalato da: Mario Rotta, febbraio 2011]

Uova nude e patate volanti

Naked eggs and flying potatoes (cover)

Naked eggs and flying potatoes
Steve Spangler
Greenleaf Book Group, 2010
APP, EN

Ecco un altro esempio di libro digitale “aumentato” (enhanced book) per iPad e Smartphone. La materia si presta, nella didattica delle scienze ha sicuramente un senso integrare il testo con video, animazioni e ipotesi mediate di laboratori virtuali. Il rischio però è sempre lo stesso: che si tratti di forme di spettacolarizzazione autoreferenziali (si sprecano aggettivi come “fun”, “smart”, “unforgettable”) che di fatto riducono la possibilità di utilizzo di questo genere di prodotti in un contesto realmente educativo, privilegiando piuttosto un mercato generalista, interessato alla facile divulgazione. Ma si tratta in ogni caso di esperimenti interessanti, in tutti i sensi è il caso di dire, anche se per avviare una riflessione più matura su questi scenari forse è il caso di rimandare a questo articolo di Guy LeCharles Gonzales su Publishing Perspectives, che parla proprio di sperimentazione digitale e di libri-esperimento.

[segnalato da: Mario Rotta, febbraio 2011]