autodeterminazione

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Immersi nella scrittura (per un mese)

Il progetto ha un nome impossibile: NaNoWriMo. Significa “National Novel Writing Month” e a prima vista sembra uno dei tanti concorsi letterari per giovani scrittori, per di più con un taglio patriottico. Ma non è affatto così: si tratta infatti di un esperimento sulla scrittura creativa (avviato peraltro quasi 12 anni fa) che consiste – è il caso di dire letteralmente – nell’immergersi per un mese nella stesura di un racconto di almeno 50 mila parole o 175 pagine. Lo scopo non è vincere un premio, ma (un po’ come in certe maratone amatoriali) raggiungere l’obiettivo, ovvero dimostrare che si è in grado di curare la stesura di un prodotto letterario di una certa dimensione entro un arco di tempo prestabilito, nella fattispecie il mese di novembre. Possono partecipare tutti: non ci sono limiti di età, si può scrivere in qualsiasi lingua e si può anche decidere di formare un gruppo collaborativo di autori (ad esempio una classe di una scuola). L’importante è raggiungere lo scopo: 50 mila parole (e un senso compiuto) entro la mezzanotte del 30 novembre. Con ogni mezzo, inviando file al comitato organizzatore attraverso un validatore quantitativo e partecipando se si vuole a discussioni e scambi di idee in uno dei forum a disposizione. Non sarà valutata la qualità del racconto, ma solo la sua coerenza rispetto ai parametri richiesti per essere inseriti nella lista dei “vincitori” e ottenere l’attestato di partecipazione, premettendo (così si legge nelle FAQs) che “people can cheat and upload something that’s not a novel and still “win.” But since the only real prize of NaNoWriMo is the self-satisfaction that comes with pulling off such a great, creative feat, we don’t really worry too much about people cheating. Those who upload 50,000 words they copied from Wikipedia.org just to see their name on the Winner’s page are pitiful indeed, and likely need more help than a downloadable winner’s certificate can provide them“. In sostanza, il progetto si configura come un esercizio di autodeterminazione funzionale alle istanze del self-publishing, e non è certo un caso se Chris Loblaw, un self-publisher di successo, autore di uno degli eBook più amati e scaricati dai giovanissimi in questo momento, ammette di dovere molto a NaNoWriMo. Come dire: scrivete, scrivete: qualcosa resterà…